La “precompilata” chiede il consenso sulle Spese Sanitarie

La “precompilata” chiede il consenso sulle Spese Sanitarie

Al fine di avere il prossimo 730 precompilato più completo, l’invio dei dati relative alle spese sanitarie è stato esteso anche alle seguenti categorie: infermieri, radiologi, psicologi, ostetriche, parafarmacie e ottici le quali devono aver richiesto l’abilitazione al Sistema tessera sanitaria (Sts) entro il 31 ottobre e devono trasmettere entro il 31 gennaio 2017 i dati sanitari di tutto il 2016: ricevute, fatture e scontrini “parlanti” ossia contenenti il codice fiscale del contribuente.
A partire dal 14 novembre 2016, affinché i dati sulle spese non siano comunicati all’Agenzia delle Entrate e quindi inseriti nella dichiarazione dei redditi precompilata, i contribuenti che si rapportano con le suddette categorie possono esercitare direttamente la propria opposizione. Il “no” può essere subito annotato sulla ricevuta o fattura, evitando di comunicarlo poi a posteriori al Sts o alla stessa Agenzia. Per le fatture precedenti resta invece possibile rivolgersi all’Sts o alle Entrate.
Nulla cambia invece per il diritto all’opposizione con gli specialisti che già dallo scorso anno inviano le loro ricevute. In questo caso, la scelta di riservatezza è esercitabile già dal primo gennaio scorso. Mentre in farmacia è sufficiente non consegnare la tessera sanitaria.
Le nuove categorie coinvolte
L’impatto della norma graverà in modo diversificato sulle nuove categorie. Ad es. per gli psicologi il tema dell’opposizione per ragione di privacy è centrale. Essi dovranno inviare al Sts i dati delle ricevute emesse fino al 13 novembre senza necessità di consultare il cliente, mentre per i documenti fiscali emesse a partire dal 14 novembre (originale e copia) dovranno considerare le opposizioni espresse verbalmente e annotarle in fattura (che non va inviata).
Gli Ordini consigliano di esporre nello studio un cartello per informare i clienti del nuovo obbligo.
L’accreditamento va a rilento per ottici e parafarmacie, accomunati dalle difficolta di individuare con precisione il perimetro sei soggetti coinvolti.
L’ingresso nella precompilata pesa un po’ meno a radiologi, ostetriche e infermieri poiché sono pochi i liberi professionisti che fatturano direttamente ai cittadini.
Le sanzioni
A preoccupare di più sono le sanzioni, pari ad Euro 100,00 per ogni errore, che sembrano tarate più per i professionisti con un limitato numero di fatture giornaliere.