La corretta procedura per il reso del reso

La corretta procedura per il reso del reso

L’Agenzia delle entrate, con la risposta a interpello n. 167/2020 ha individuato la corretta procedura da seguire in caso di “reso del reso“, ovvero nuovo cambio del bene acquistato in sostituzione di quello oggetto del primo reso. La procedura di reso corretta da adottare è:

  1. al momento della riconsegna del bene va emesso un documento commerciale per reso merce, in rettifica del corrispettivo del bene reso e recupero della corrispondente imposta, che richiama il documento commerciale emesso con il riferimento all’operazione originaria;
  2. al momento della consegna del “buono” di pari valore (cui va attribuito un “numero identificativo” da associare alla “pratica di reso”), poiché la tipologia di buono che si sta rilasciando è “multiuso” – la cui consegna, a differenza del buono “monouso” non costituisce effettuazione dell’operazione e, quindi, non si realizza il momento impositivo ai fini Iva -, l’esercente non è tenuto a emettere il documento commerciale. Tuttavia, qualora per esigenze gestionali, l’esercente volesse memorizzare l’operazione di consegna del buono, il documento commerciale che si emetterà dovrà riportare il codice natura “N2” (“non soggette”);
  3. al momento del nuovo acquisto va emesso un nuovo documento commerciale, con la descrizione del bene acquistato e la valorizzazione della relativa Iva, che reca un “TOTALE COMPLESSIVO” pari al valore della merce acquistata, mentre il buono deve essere utilizzato come un mezzo di pagamento – riportando il suo “numero identificativo” all’interno del documento commerciale ovvero, ove il registratore telematico in uso lo consenta, utilizzando la cosiddetta “APPENDICE”;
  4. al momento del “reso del reso” la procedura è analoga a quella descritta sub a), b) e c), con la precisazione che il nuovo “documento commerciale per reso merce “deve richiamare il documento emesso al momento della scelta del nuovo capo.