05 Dic Disciplina delle plus da cessione obbligata a casa di interruzione del rapporto lavorativo
L’Agenzia delle entrate, con la risposta a interpello n. 565/2020, in riferimento al corretto trattamento da riservare alla cessione di strumenti finanziari aventi diritti patrimoniali rafforzati (carried interest), ha chiarito che nel caso in cui il manager sia obbligato a cedere la quota di partecipazione in caso di interruzione del rapporto di lavoro, il meccanismo volto a penalizzare la fuoriuscita dal Piano di incentivazione e la discrezionalità della determinazione del prezzo di vendita delle quote porta a escludere che i proventi rappresentino una modalità di remunerazione del capitale investito inquadrabile tra i redditi di natura finanziaria, svolgendo, piuttosto, la funzione di integrare la retribuzione lavorativa dell’Istante. Ne deriva che l’eventuale plusvalenza realizzata, in occasione della cessione delle quote, costituirà reddito da lavoro dipendente e dovrà essere assoggettata a tassazione secondo il disposto dell’articolo 51, Tuir. Inoltre, parimenti, eventuali proventi, medio tempore, distribuiti e collegati al possesso delle quote sono da assoggettare alla normale tassazione Irpef prevista per il reddito da lavoro dipendente.
Risposta_n._565_del_01_dicembre_2020.pdf199.61 KB05/12/2020, 07:35