27 Ott Altre 60 mila lettere delle Entrate in arrivo ai contribuenti per stimolare la loro “compliance” fiscale
I titolari di redditi da fabbricati per la dichiarazione 2013 relativa all’anno di imposta 2012, in particolare per i proventi da contratti di locazione di immobili, compresi quelli per i quali è stato scelto il regime della cedolare secca sono oggetto di controllo da parte dell’agenzia delle entrate qualora avessero omesso di chiarare il reddito. Il controllo eseguito negli uffici dell’agenzia fiscale farebbe emergere errori commessi per l’inesatta indicazione del reddito dei fabbricati nella dichiarazione inviata tre anni fa, errori a cui il contribuente può rimediare con la procedura del ravvedimento. L’agenzia invierà una comunicazione della divergenza che sarà recapitata ai presunti “non-compliant” tramite posta ordinaria o, per i titolari di partita Iva, agli indirizzi di posta elettronica certificata (Pec). Il dettaglio di tutti gli elementi di anomalia riscontrati sarà invece disponibile nel cassetto fiscale, nella sezione “L’agenzia scrive” dedicata alle comunicazioni pro-compliance. Se il contribuente ritiene di contestare la pretesa tributaria può mettersi subito in contatto con il call center al numeri 848.800.444, da telefono fisso, e al numero 06/96668907, da cellulare, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17. In entrambi i casi occorre, avverte l’agenzia, selezionare l’opzione «servizi con operatore comunicazione accertamento». Il chiarimento preventivo con gli uffici potrebbe evitare, se il contribuente ha ragione, di vedersi recapitare tra qualche mese un vero e proprio avviso di accertamento. Se invece il contribuente si accorge di dover emendare gli errori o le omissioni, può correggersi utilizzando il ravvedimento operoso presentando una dichiarazione integrativa e versando il corrispettivo di sanzioni e interessi in misura ridotta. Se il reddito di locazione è stato imputato al normale reddito di persona fisica (Irpef), la sanzione dovuta con il ravvedimento è il 15%, cioè un sesto del minimo (fissato al 90%). Se invece il reddito era soggetto a cedolare secca la sanzione da ravvedimento è il 30% della maggiore imposta dovuta (1/6 della penalità minima), mentre per la mancata dichiarazione la maggiorazione dell’imposta dovuta raggiungerà il 40%.
Sul sito dell’agenzia al seguente link:
file:///X:/privata/Procedure/Piani%20di%20lavoro/2016/Agenzia%20E%20Compliance/Guida%20AdE%20compliance.pdf
è disponibile una guida relativa alle lettere di compliance e un vademecum sulla regolarizzazione “soft”. E’ altresì disponibile al seguente link:
il calcolatore del Fisco.